Sì, in linea generale tutti possono imparare a meditare, non è necessaria alcuna predisposizione o preparazione particolare.

Di fatto non è richiesto un abbigliamento particolare, l’importante è che sia confortevole e che consenta di mantenere comodamente la posizione di meditazione.

Se si medita seduti a terra è necessario portare un tappetino e dei cuscini su cui sedersi. Se ciò risultasse difficoltoso si può meditare seduti su una sedia (messa a disposizione). Durante la stagione fredda può essere utile un plaid.

Di norma, all’inizio della lezione, vi è una breve spiegazione teorica per introdurre la sessione di meditazione e, al termine della pratica formale, vi è una sessione di domande è risposte o di condivisione dell’esperienza fatta.

No, nel modo più assoluto. La meditazione è un metodo di coltivazione della propria mente e per lo sviluppo delle sue qualità positive. La mente, di fatto, non appartiene ad alcuna religione.

Se si pratica con costanza allora si possono ottenere già dei risultati nel giro di poche settimane. Ovviamente se la meditazione non viene praticata è impossibile ottenere dei risultati. Molto dipende dalle aspettative – realistiche o irrealistiche – e dalla perseveranza.

Dato che di base la meditazione prevede lo sviluppo della concentrazione e della presenza, all’inizio può essere impegnativo meditare dato che la nostra mente è abituata alla distrazione e alla mancanza di stabilità. In ogni caso, questo è certo, chiunque si applichi alla meditazione ottiene dei risultati.

Sì, il Qi Gong è per tutti coloro che hanno desiderio di apprendere quest’Arte. Essendo una attività morbida e rilassata può essere praticata anche da chi è in età avanzata o presenta problemi di salute non gravi.

Per partecipare alla lezione è sufficiente portare con sé un tappetino (tipo yoga) su cui praticare senza scarpe.

L’abbigliamento deve essere innanzitutto comodo e permettere ogni movimento. È bene portare una felpa per i momenti di riposo o di rilassamento.

Di norma vi è una prima fase di preparazione in cui si sciolgono le articolazioni, si fa allungamento muscolare dolce e si eseguono esercizi per la colonna vertebrale e per lo sblocco dei meridiani energetici. Successivamente si passa allo studio e alla pratica delle sequenze di Qi Gong.

In generale vi sono diversi scopi nella pratica del Qi Gong (per la longevità, medico, marziale e spirituale). Nei corsi viene proposto il Qi Gong per il mantenimento o il recupero di una buona salute e la longevità.

I corsi sono basati sull’insegnamento delle sequenze di “Taiji Qi Gong” e degli “Otto Pezzi di Broccato” (Ba Duan Jin). Viene inoltre praticato il “Qi Gong spinale”, che è specifico per la colonna vertebrale.

No, il Qi Gong non è una religione o una scuola di pensiero a cui dover aderire. È una disciplina da coltivare e i cui benefici sono riscontrabili a livello pratico.

Come tutte le pratiche tradizionali, occorre tempo e costanza, ma gli effetti benefici sono apprezzabili già dopo poco tempo.

Lo Shiatsu tradizionale viene eseguito a terra su di un futon o simile (di circa 2×2 m.) sul quale la persona viene fatta stendere comodamente. L’Operatore lavora in ginocchio oppure in altre posizioni (ad esempio la posizione ad “arciere”) in base alla parte del corpo che viene trattata. Il trattamento può essere eseguito con il ricevente in posizione prona, supina, sul fianco o seduto.

Non è necessario portare con sé nulla di particolare. Ogni persona avrà il suo lenzuolino personale sul quale verrà apposto il nome. Coperte e cuscini di vario genere sono a disposizione per ottenere il maggiore confort possibile.

Il trattamento Shiatsu viene eseguito anche da vestiti e per questo è preferibile non indossare indumenti sintetici (meglio il cotone o altre fibre naturali). Inoltre, è meglio indossare vestiti comodi e non attillati, anche perché le tecniche complementari possono essere applicate solo direttamente sulla pelle e non attraverso i tessuti.

Considerando la fase di colloquio iniziale e finale, oltre al trattamento effettivo, bisogna considerare circa un’ora.

La prima seduta è necessaria per determinare il tipo di strategia da attuare. Ciò avviene attraverso un colloquio e un esame energetico-costituzionale utile per la compilazione della relativa scheda di valutazione; successivamente si passa al trattamento Shiatsu.

Di norma la seduta inizia con un breve colloquio in cui si prende nota dell’esito dell’incontro precedente e degli eventuali cambiamenti avvenuti nel periodo tra le due sedute, quindi si prosegue con il trattamento.

A questa domanda non è possibile dare una risposta precisa. Dato che lo Shiatsu prevede un intervento mirato, basato sulle necessità della singola persona, è difficile valutare a priori la rapidità di risposta ai trattamenti. In generale il periodo necessario varia da persona a persona in base all’entità dello squilibrio, alla costituzione, l’età, lo stile di vita e così via.

Nel caso di trattamenti finalizzati al riequilibrio dello stato di salute la frequenza ottimale è di una seduta a settimana. In casi particolari possono essere necessarie più sedute nell’arco di una settimana.
Nel caso si ricorra allo Shiatsu per il rilassamento le sedute posso essere richieste al bisogno.

Non è obbligatorio il silenzio anche se, al fine di ottenere un maggiore rilassamento, sarebbe meglio limitare l’attività discorsiva.
In ogni caso è molto importante che la persona che riceve il trattamento riferisca di sensazioni piacevoli o spiacevoli, tensioni o rilassamenti, flussi di calore o altro che si manifestano durante il trattamento.

La pressione Shiatsu deve essere calibrata in base alla zona trattata e alla sensibilità del ricevente.
La pressione che viene esercitata non deve generare dolore, in caso contrario è bene avvertire l’Operatore.
È utile ricordare che è l’Operatore che deve adattarsi alla persona che riceve e non il contrario!